" Stare a riflettere e scervellarsi conta poco, perche' poi si fa cio' che si pensa, ma ogni passo in fondo e' senza riflessione cosi come lo vuole il cuore. "
H.Hesse

Thursday, January 10, 2008

Da Chiang Rai

Abbiamo provato ad evitare i giri turistici ed abbiamo abbandonato Chiang Mai dirigendoci al parco di Doi Phu Kha( quasi al confine con il Laos, non cercatelo sulle mappe...non si vede!). Il posto era bello e tranquillo come speravamo, ma in quelle zone nessuno parla inglese, quindi non ci e' stato possibile visitare la zona per bene. I bei posti erano inoltre piuttosto lontani dal quartier genereale ( come dicono loro) ed era necessaria una macchina che ovviamente non avevamo. Solo il nostro entusiasmo ci ha portato a piedi vicino ad una cascata a 3km e un villaggio (foto).
Dopo 2 giorni abbiamo ripreso la strada del nord. Ci separavano solo 350km da Chiang Rai, da dove vi scriviamo. Ma ci sono voluti ben 4 mezzi di trasporto per coprire questa distanza in circa 10 ore!!! Facce sconvlote nella foto.
Anneddoto per Paolo:
alla stazione di Nan, il secondo mezzo, un songthaew che e' un piccolo pick-up lungo coperto, con delle panche per i passegeri, ci scarica per prendere un bus per Chiang Rai. Anche qui nessuno parla inglese. Appena scesi tutti ci indicano la maglietta gialla di Alessio. Deduciamo che il pullman giusto e' dello stesso colore. Lo troviamo e chiediamo conferma all'autista che lo sta spazzando. Mormora qualche cosa e fa segno di mettere i bagagli sotto nella bauliera. Andiamo alla biglietteria per comparare i biglietti ( anche se qui questi si possono acquistare spesso direttamente sui pullman), ma ci viene detto sorridendo che questo pullman non va alla destinazione desiderata, ma ce ne sara' uno l'indomani mattina alle 9.
Scarichiamo i bagagli, certi di trovare da dormire, intanto la gente intorno a noi ci osserva nei minimi dettagli. Chiediamo nuovamente allo sportello i biglietti per il giorno dopo, la commessa era cambiata nel frattempo. Ci conferma che l'indomani i biglietti li potremo fare al bordo e sembra conoscere un po d'inglese. Infatti ci chiede se volevamo partire oggi per Chiang Rai. "Si, ma il bus non c'e' "-rispondiamo unanime. "Si che c'e' prendete il bus giallo e dove arriva troverete la coincidenza per Chiang Rai". Noi ridiamo di felicita', ma soprattutto istericamente per la stanchezza e per la confusione che ogni volta ci creano alcuni locali e non solo per un problema di lingua. Questa non e' stata la prima volta e sicuramente non sara' l'ultima!
In questi giorni decideremo se utilizzare una guida per vedere dei villaggi e un po di natura nei dintorni, qui sembra non si possa fare altrimenti!
Intanto aspettiamo l'amico Franchino che ci raggiungera in Laos fra una settimana o forse piu, portandoci, speriamo, il desiderato formaggio!

2 comments:

tbuccia said...

Ma allora ! io avevo capito che li si faticava, invece è una eterna vacanza, cazz.. forse era meglio che venivamo anch'io e mia moglie, che per ora sepppure un pò rallentata dal pancione tiene duro.
Buon 2551 a voi.
Ciao Tiziano

tavernello said...

ciao buhi di hulo,
leggo e vedo che siete molto affaticati a girare, chiedere informazioni, cambiare treni,pulman,carrozzine e fare foto. Ma non vi stancherete troppo?? Rilassatevi un pochino altrimenti che vacanza e'???
Alessio ricordati che quando ti fai le foto inquadrandoti da sopra non devi usare il flash perche' se no riflette troppo sulla pelata......Buon Ano, no ooppps volevo scrivere Anno.
ciao marco